Storia
Storia
Storia istituzionale
Il 15/08/1979, il Supremo Governo della Provincia di Entre Ríos, tramite il Decreto 2792/79, numero di registrazione 108412, acquista un lotto di cinque ettari dai discendenti ed eredi della famiglia Forclaz, per 20.000.000 pesos (Legge 18188).
Il 26/11/1985, in base alla Legge Nazionale 12665, mediante la Risoluzione 3066/85, la Commissione Nazionale dei Musei e dei Monumenti Storici dichiara il posto Monumento Storico Nazionale Mulino Forclaz.
Il 13/08/1987, con la Risoluzione 086 della Direzione di Ispezione delle Persone Giuridiche, l’Asociación Amigos del Molino Forclaz ottiene il suo status giuridico, mantenuto fino ad oggi.
Il 02/12/2003, in base al Decreto 6676, il Ministero del Governo e della Giustizia di Entre Ríos lo dichiara Patrimonio Storico Culturale della Provincia.
Nel 2008, data la crescita del turismo nella zona, l’Associazione Amici del Mulino Forclaz, insieme ai comuni di Colón e di San José, decide valorizzare il luogo, migliorandone l’aspetto, in modo che possa essere visitato dai turisti. Così passa da 1.630 visitatori nel 2008 a 30.200 nel 2015.
Il 02/07/2011, in occasione della commemorazione di un nuovo anniversario della colonia di San José, con il sottosegretario della Cultura della Provincia, si iniziano le fasi per la dichiarazione di museo.
Il 29/08/2013, in base al Decreto 2941 del Ministero della Cultura e della Comunicazione, è dichiarato Museo Provinciale Molino Forclaz. Oggi il monumento ha il valore di un museo ed è un organismo del Governo provinciale.

Il mulino
È un’attrazione della zona con una storia di progresso e frustrazione. Fu costruito tra il 1888 e il 1890 da Juan Bautista Forclaz ed è un simbolo dello sforzo e della tenacia dei primi coloni che popolarono la colonia di San José.
Fu progettato per macinare grano e mais e fu costruito in stile olandese. Per funzionare correttamente, aveva bisogno di venti forti, motivo per cui non ha mai funzionato pienamente. Pertanto, il proprietario ha dovuto riutilizzare il vecchio mulino a maneggio.
Il mulino a vento accanto a una vecchia casa, i capannoni per gli attrezzi agricoli, il mulino a maneggio e la cisterna costituiscono un insieme architettonico caratteristico delle fattorie degli immigrati della colonia di San José. Tutti questi edifici sono raggruppati nella parte più alta della proprietà. Il resto della fattoria era utilizzato per l’agricoltura come orto, frutteto, pascolo, piantagione, tra gli altri.
La colonia, un po’ di storia
La colonia di San José fu la prima colonia agricola della provincia di Entre Ríos. Nel 1857, arrivò il primo gruppo di immigrati, per lo più dalla Svizzera. Un anno prima, un altro contingente svizzero era arrivato a Esperanza, nella provincia di Santa Fe, e prima dei precedenti, dieci famiglie svizzere avevano dato vita alla colonia di Baradero nella provincia di Buenos Aires.
Oltre agli svizzeri, a San José arrivarono anche savoiardi e piemontesi. Erano i tempi della Confederazione Argentina con la sua capitale a Paraná. Urquiza si impegnò a organizzare l’insediamento della nuova colonia. Tra il 1859 e il 1860, arrivarono altri immigrati europei, tra cui la famiglia Forclaz.
Erano passati due anni dall’arrivo dei pionieri in Entre Ríos e si vedevano già i primi grani e i primi raccolti. La famiglia Forclaz decise, dunque, di esercitare il suo mestiere e di lavorare nella macinazione. A questo fine, costruì un mulino a maneggio trainato da muli. Con questa macchina si copriva il fabbisogno di macinazione dell’epoca, ma la colonia continuava a crescere. Fino al 1862, arrivarono nuovi immigrati e così aumentò, di conseguenza, la quantità di cereali. Ciò spinse la famiglia Forclaz a costruire un mulino più produttivo. Uno dei figli della famiglia, Juan, propose la costruzione di un mulino a vento, una copia fedele ed esatta di quelli di stile olandese che loro avevano conosciuto in Europa. Queste macchine erano in auge in tutto il Vecchio Continente dovuto alla loro alta produttività. Tra il 1888 e il 1890, fu costruito il mulino a vento. Molti vicini e parenti della zona aiutarono Juan nella costruzione.
Per quattro anni, ci si sforzò di far sì che il mulino a vento producesse quanto Juan si aspettava, ma ciò non accadde ed egli si sentì ogni volta più pressato dal problema.